La pace possibile in 9 ritratti

La pace possibile in 9 ritratti

Mai come in questo quarto viaggio in Ucraina mi sono reso conto come siano le persone, le singole persone, ad essere protagoniste della costruzione di una pace possibile. La pace è intreccio di relazioni, di collaborazioni che costruiscono un futuro desiderabile già oggi. Per questo vi racconto nove volti tra i tanti che ho incontrato e che meriterebbero ben altra prosa

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Quel pane fragile e potente della nonviolenza a Brovary

Quel pane fragile e potente della nonviolenza a Brovary

Diciotto italiani, attivisti, giornalisti, rappresentanti della società civile, un architetto di fama internazionale, professori universitari hanno raggiunto con mezzi di fortuna il centro cittadino di Brovary vicino alla capitale ucraina, viaggiando di notte, sfidando una bufera di neve ed un incidente stradale, per inaugurare il Peace Village.

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Al Peace Village è arrivata la biblioteca

Al Peace Village è arrivata la biblioteca

Nel Peace Village, inaugurato pochi giorni fa a Brovary, nell’oblast’ di Kiev, arrivano i libri raccolti a Bellusco, comune di 7mila abitanti in Provincia di Monza e Brianza, con il progetto “Un ponte di libri per l’Ucraina”. Nelle casette riscaldate, i bambini finalmente possono fermarsi a leggere, studiare e, per qualche ora, sognare

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A Brovary una nuova fatica di Sisifo? No, si fa strada alla speranza

A Brovary una nuova fatica di Sisifo? No, si fa strada alla speranza

Andiamo a Brovary per essere accanto alle fatiche di Sisifo degli ucraini e delle ucraine che, incuranti delle continue oppressioni, dei missili russi che continuano a cadere, hanno costruito con il nostro piccolo contributo una minuscola oasi di pace, per far giocare i bambini, per offrire uno spazio caldo agli studenti con stufe di ultima generazione e consentire alle famiglie di incontrarsi in un posto in cui l’elettricità non si stacca a causa dei vili attacchi alle centrali elettriche

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Un anno di guerra per tornare indietro di trenta

Un anno di guerra per tornare indietro di trenta

Nella sfida all’Ok Corral tra il dittatore Putin e Biden, l’anziano capo delle forze armate americane l’Europa è assente. Il leader americano chiama a sé i nove paesi che maggiormente esprimono lontananza dai valori europei della tolleranza e della democrazia partecipata, il gruppo di Visegrad, e alle sue spalle sventolano tre bandiere: quella americana, quella polacca e quella ucraina, non c’è posto per quella europea. Una volta di più il Mean propone una marcia di europei in Ucraina

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Vita: Ucraina, che possiamo fare per una pace possibile?

Vita: Ucraina, che possiamo fare per una pace possibile?

Nella serata di lunedì 20 febbraio la Sala degli Angeli di Milano si è riempita di voci, racconti, testimonianze di reti della società civile, associazioni, cittadini ucraini, dissidenti russi. Un evento, a cui hanno partecipato oltre 230 persone, nato dalla collaborazione tra VITA, Teatro Oscar-Desidera e Mean, per raccontare la marea di azioni di pacificazione che la società civile è stata capace di fare in questo anno

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Ucraina, la pace possibile, in scena a Milano

Ucraina, la pace possibile, in scena a Milano

Un anno dopo quel 24 febbraio VITA, in collaborazione con Mean e Teatro Oscar, vi propone una serata per interrogarci su quale sia la pace possibile oggi per l’Ucraina. E per capire cosa possiamo fare noi. Lo facciamo mettendo sulla scena alcuni dei protagonisti del racconto che il numero del magazine di febbraio, intitolato “Occupy Ucraina” propone ai lettori, da Alessandro Bergonzoni ai rappresentanti delle ong

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Il seme della pace possibile

Il seme della pace possibile

L’anno passato dal 24 febbraio 2022 non ci restituisce solo un catalogo degli orrori, ma anche un’infinità di bene, di azioni che hanno il merito non solo di sostenere le vittime ma anche di indicare la via per un futuro desiderabile, non più di guerra ma di pace e perciò di fraternità. Una fraternità intravista come almeno desiderabile anche se ancora lontana. L’editoriale del numero del magazine da oggi in edicola. E un appuntamento il 20 febbraio

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Dall’Italia a Mykolaiv, macinare chilometri per costruire la paceprova template

Dall’Italia a Mykolaiv, macinare chilometri per costruire la paceprova template

Con una delegazione del Mean, movimento europeo di azione non violenta, siamo stati a Brovary, nell’Oblast di Kiev, dove grazie alla collaborazione tra la società civile italiana e quella ucraina è nato il primo “Peace Village”. E 500 chilometri più in basso, verso Sud, a Mykolaiv, la città che è stata uno scudo umano per Odessa, dove «i russi stanno dissanguando la popolazione con l’acqua», racconta il militare Venceslao, nei villaggi occupati, distrutti e poi liberati dalle forze ucraine, nascerà il secondo villaggio.

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Ucraina, la grande rete degli aiuti umanitari si è data appuntamento a Brovary

Ucraina, la grande rete degli aiuti umanitari si è data appuntamento a Brovary

Le associazioni italiane tendono la mano al popolo ucraino. Il Peace Village accoglie chi resta e resiste, simbolo dell’Europa dei popoli.
Mercoledì notte abbiamo passato il confine tra la Polonia e l’Ucraina per la terza volta dallo scoppio della guerra. A giugno a Kiev abbiamo messo in piedi un incontro tra le associazioni italiane e ucraine ospiti del sindaco di Kiev.

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Perché vado a Brovary in Ucraina?

Perché vado a Brovary in Ucraina?

Il 3 febbraio arriveranno a Brovary insieme alla nostra piccola delegazione Mean le strutture del primo “Peace Village”: una struttura coperta, bella e autoriscaldata progettata dall’architetto Mario Cucinella che ha prestato gratuitamente la sua opera di ingegno ed ha chiamato a raccolta una squadra di imprese amiche che hanno donato tutti i materiali utili alla realizzazione. Spero così che le istituzioni europee possano vedere i Peace Village e immaginare strade nuove di pacificazione che vadano oltre alla resistenza armata

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Non c’è pace senza verità (e non c’è verità senza libertà)

Non c’è pace senza verità (e non c’è verità senza libertà)

di Marco Bentivogli.

Anche io mi sono chiesto se fosse opportuna la presenza del Presidente ucraino Zelensky (attraverso un messaggio registrato) durante il Festival di Sanremo.
La guerra è una cosa seria, fa male, devasta ogni cosa, lascia ferite inguaribili neanche dopo secoli. Ha senso associarla a un evento canoro?

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Un Natale sulle orme di Maria

Un Natale sulle orme di Maria

Appena avuto notizia dall’Angelo che Elisabetta, sua parente, era incinta, racconta il Vangelo di Luca, “Maria si alzò e andò in fretta”. L’Incarnazione del Dio che si fa uomo ha come effetto primo questa spinta a muoversi, subito, in fretta, in aiuto a chi ha più bisogno. Senza misure preventive, senza calcoli, generosamente. Pensavo a quel mettersi in strada di Maria in queste settimana di raccolta promossa da Mean per l’emergenza inverno della popolazione ucraina

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ANCI: Al via la raccolta di indumenti per la popolazione ucraina nelle Marche e nelle altre regioni italiane

ANCI: Al via la raccolta di indumenti per la popolazione ucraina nelle Marche e nelle altre regioni italiane

Prosegue l’impegno dell’Anci a favore della popolazione ucraina afflitta dalla guerra e, a seguito dell’incontro avvenuto nella città ucraina di Leopoli tra una delegazione di 30 sindaci italiani e 30 sindaci ucraini, il lavoro di solidarietà continua ed entra nel vivo attraverso l’iniziativa “Comuni Italiani e Ucraini, Città Solidali” – Raccolta indumenti per Emergenza Ucraina.

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Mobilitazione straordinaria per l’emergenza inverno in Ucraina

Mobilitazione straordinaria per l’emergenza inverno in Ucraina

Serve aiuto a una popolazione stremata dal freddo e dal buio di questo “inverno ucraino” che alla costante emergenza bellica aggiunge anche quella che sarà una inevitabile emergenza umanitaria e sanitaria. Per questo il MEAN promuove una raccolta fondi e di beni primari straordinaria per sostenere le persone e i comuni che in Ucraina sono vittime non solo delle bombe ma anche dell’holodomor, la “riduzione alla fame” che l’aggressione russa sta infliggendo loro.

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Avvenire. «Il nostro Avvento fra bombe, fame, gelo. Così si vuol far morire una nazione»

Avvenire. «Il nostro Avvento fra bombe, fame, gelo. Così si vuol far morire una nazione»

Parla il vescovo Krivitsky che guida la diocesi di Kiev-Zhytomyr. «Il mondo chieda a Putin una tregua di Natale. Tutte le nostre chiese aperte per chi non ha luce e riscaldamento»
Definisce l’inverno «la croce che quest’anno l’Ucraina è chiamata a portare». E, come nel Vangelo, auspica che qualche Cireneo aiuti il Paese a farsene carico. «Il nostro Simone di Cirene, che lungo la via dolorosa aveva alleviato le sofferenze di Cristo abbracciando la croce, è per noi l’Occidente: ci sostenga con tutti i mezzi che può e ci eviti una catastrofe umanitaria; ma faccia anche pressione su Mosca perché fermi i bombardamenti: una tregua per il tempo di Natale sarebbe un segnale», spiega il vescovo latino di Kiev, Vitaliy Krivitsky. Il suo studio è sopra le navate della chiesa di Sant’Alessandro, poco distante dal quartiere governativo della capitale. La metropoli è già imbiancata dalla neve, ma ancora le temperature non hanno raggiunto la soglia d’allarme: quei dieci o venti gradi sotto lo zero che sono ordinari nell’inverno ucraino.

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Ora tutti a Kiev! La piazza diventi un Corpo Civile di Pace.

Ora tutti a Kiev! La piazza diventi un Corpo Civile di Pace.

Passati alcuni giorni dalla grande marcia pacifista, non dobbiamo disperdere quel grande entusiasmo. La piazza del 5 novembre non ha parlato solo ai partiti ed ai governi, ha parlato tanto anche dentro di sè, alle diverse anime dei suoi tanti attori, ci ha interrogato su cosa fare insieme da oggi in poi, anche partendo da strade diverse. “Forziamo l’aurora”, come invitava don Tonino Bello, con la nostra presenza fisica sul fronte di guerra, una presenza che sia un risveglio per un’Europa moderna che è vero “corpo” solo nel dialogo dei suoi popoli

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Micromega: la società democratica è scesa in piazza per la pace

Micromega: la società democratica è scesa in piazza per la pace

Una manifestazione nel segno della pluralità: di pensiero, di esperienze, di accenti politici e culturali. La piazza per la pace di ieri a Roma si è unita nell’esigenza di ricostituire una soggettività che faccia politica, riprendendo a discutere, a manifestarsi, a rispettarsi. Federica D'Alessio 6 Novembre 2022 La sintesi umana migliore, per quanto involontaria, del corteo di ieri a Roma per la pace l’ha offerta dal palco il segretario della CGIL Maurizio Landini, nell’ultima frase del suo...

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Vincere la guerra, di Giovanna Grenga

Vincere la guerra, di Giovanna Grenga

Ottavo mese di guerra. Entriamo nella notte alla frontiera di Medika. Il viaggio dall’Italia è stato lungo. Non ci sono più file di persone in entrata e in uscita come nelle ore di luce. È quasi la mezzanotte del 24 ottobre 2022, solo una famiglia di rom si muove in questa terra di nessuno, prima del controllo passaporti alla frontiera polacca cui segue la frontiera ucraina. Tanti invece i camion sulla strada asfaltata, che corre parallela al sentiero pedonale, vuoti all’uscita, pieni di merci all’ingresso in Ucraina. Il controllo è veloce; i nostri documenti hanno codici che si verificano elettronicamente.

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Ora tutti a Kiev! La piazza diventi un Corpo Civile di Pace.

In piazza San Giovanni tante anime capaci di camminare insieme

A manifestazione finita, torna il dilemma per tutte e tutti: Cosa fare insieme per l’Ucraina, domani? Il fatto che la piazza fosse divisa sul cosa fare domani non può e non deve essere una debolezza, ma il primo “movens” che spinge le forze di pace verso l’obiettivo: il dialogo tra le parti. Nessuno osi dividere la piazza di ieri

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Perché il Mean sarà in piazza il 5 Novembre e perché pensa che le piazze europee non bastino

Perché il Mean sarà in piazza il 5 Novembre e perché pensa che le piazze europee non bastino

ho letto con molto interesse la lettera inviata ad Avvenire da Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento Italiano, per motivare la sua assenza, e quella di tanti altri che concordano nella sua lettura critica, al sit-in promosso dal Mean davanti l’Ambasciata Russa. Premetto che sono innanzitutto grato al tuo giornale per lo spazio che riserva alle diverse voci del pacifismo italiano, mentre gran parte della stampa insegue unicamente le voci dei governi e dei partiti, come se fossero gli unici attori in campo. La posizione non unitaria del pacifismo non dovrebbe spaventare nessuno, né far aggrottare le sopracciglia o farci spazientire, siamo di fronte ad una possibile escalation nucleare e quindi ad una remota, ma non più remotissima, autodistruzione di buona parte del pianeta, per mano umana, ed in questi frangenti  le posizioni rigide dei “senza se e senza ma” non hanno molto significato né respiro.

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Labsus in Ucraina per una ricostruzione condivisa

Labsus in Ucraina per una ricostruzione condivisa

Abbiamo condiviso con i sindaci ucraini presenti a Leopoli le nostre competenze ed esperienze in materia di Patti di collaborazione, cercando di renderci utili con ciò che sappiamo fare meglio. Il nostro non è stato soltanto un “essere accanto” fisicamente, ma anche un “essere accanto con le nostre competenze”, mettendole a disposizione per la ricostruzione

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Non c’è vera pace senza verità, non c’è verità senza libertà

Non c’è vera pace senza verità, non c’è verità senza libertà

Durante la manifestazione di ieri, nella piazza gremita di persone, adiacente l'ambasciata russa a Roma, Angelo Moretti, Presidente Sale della Terra e spokesman del Mean, ha rilasciato un sentito intervento spiegando le ragioni del Mean - Movimento Europeo di Azione NonViolenda che hanno portato centinaia di attivisti da tutt'Italia a manifestare in piazza per far avanzare la pace e andare in Ucraina a far sentire la vicinanza fisica a un popolo aggredito. «Mi rivolgo direttamente a tutti i...

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Artigiani di Pace: lunedì la conferenza stampa del MEAN

Artigiani di Pace: lunedì la conferenza stampa del MEAN

Lunedi 10 ottobre, ore 11, conferenza stampa online del #Mean insieme a VITA non profit e a tanti importanti ospiti. Sarà l'occasiome per parlare della prossima missione a #Leopoli con i sindaci, per presentare l'istant book di Vita e dare voce all'appello dei #direttori dei musei ucraini. Si farà il punto anche sul grande lavoro fatto con i summer camp. Appuntamento online sui canali social di Vita

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APPELLO DEI DIRETTORI DEI MUSEI DELL’UCRAINA ALLE ISTITUZIONI MUSEALI ITALIANE ED EUROPEE PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO, DEI BENI CULTURALI, STORICI E ARCHEOLOGICI

APPELLO DEI DIRETTORI DEI MUSEI DELL’UCRAINA ALLE ISTITUZIONI MUSEALI ITALIANE ED EUROPEE PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO, DEI BENI CULTURALI, STORICI E ARCHEOLOGICI

Appello dei Direttori dei Musei dell’Ucrainaalle istituzioni museali italiane ed europeeper la Protezione del Patrimonio artistico, dei Beni culturali, storici e archeologiciin collaborazione con ilMEAN – Movimento Europeo Azione NonviolentaAct4Ua – Charity Fund “I danni arrecati ai beni culturali, a qualsiasi popolo essi appartengano, costituiscono danno al patrimonio culturale dell'umanità intera, poiché́ ogni popolo contribuisce alla cultura mondiale…” Convenzione per la protezione dei beni...

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Summer Camp, un progetto per bambini e adolescenti ucraini

Summer Camp, un progetto per bambini e adolescenti ucraini

Patrocinato dalla SIP e promosso dal Movimento Europeo Azione non violenta – MEAN, Consorzio Piccoli comuni del Welcome, con la consulenza scientifica di Italian Medical Research, il progetto Summer Camp è indirizzato ai bambinie adolescenti ucraini e vuole contrastare il distress della guerra e la sua evoluzione in PTSD o altre psicopatologie Trascorrere in serenità un periodo di vacanze rappresenta o dovrebbe rappresentare la normalità per qualsiasi bambino o ragazzo; allontanarsi, grazie ad...

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Viaggio a Kiev, di Elisabetta Chiacchella

Viaggio a Kiev, di Elisabetta Chiacchella

Notizie sul progetto MEAN, movimento europeo di azione nonviolenta: costruire la pace durante la guerra in UcrainaDal numero di settembre 2022 inizio a tenere su Casamatta una rubrica fissa per dar co…

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Parte la scuola di formazione per gli attivisti del Mean

Parte la scuola di formazione per gli attivisti del Mean

“𝑮𝒍𝒊 𝒔𝒗𝒊𝒍𝒖𝒑𝒑𝒊 𝒅𝒆𝒊 𝑪𝒐𝒓𝒑𝒊 𝑪𝒊𝒗𝒊𝒍𝒊 𝒅𝒊 𝑷𝒂𝒄𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒒𝒖𝒂𝒅𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒂”A poco più di due mesi dalla marcia per la #pace del #mean a Ki…

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Creare spazio per la pace

Creare spazio per la pace

Un percorso di ricerca e confronto che si basa su una duplice urgenza, perfettamente descritta da Marianella Sclavi, una delle principali animatrici del progetto. Dobbiamo sentirci tutte e tutti coinv…

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C’è bisogno di più ascolti per capire

C’è bisogno di più ascolti per capire

Lamar Count Me Out di Kendrik Lamar è un pezzo dell’album Mr. Morale & the Big Steppers, è una canzone che ha bisogno di più ascolti per essere capita.È il 12 luglio, sono le 22:00, accanto a noi, e tu…

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APPELLO DEI DIRETTORI DEI MUSEI DELL’UCRAINA ALLE ISTITUZIONI MUSEALI ITALIANE ED EUROPEE PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO, DEI BENI CULTURALI, STORICI E ARCHEOLOGICI

Ucraina: per la pace, verso Kyiv

Dal 9 al 12 luglio si è svolta la marcia per la pace organizzata dal Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean) verso la capitale ucraina. Hanno partecipato una cinquantina di italiani con storie…

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Cosa abbiamo imparato a Kjiv

Cosa abbiamo imparato a Kjiv

Quando il campione dei pesi massimi Vitalji Klyscko, sindaco di Kiev, due metri imponenti di compostezza in divisa sportiva, ma non militare, con i tratti somatici di un eroe holliwoodiano, ci ha acco…

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Voci da Kiev: il racconto dei marcianti

Voci da Kiev: il racconto dei marcianti

La testimonianza di 𝐓𝐞𝐭𝐲𝐚𝐧𝐚 𝐒𝐡𝐲𝐬𝐡𝐧𝐲𝐚𝐤, attivista originaria del Donbass, in Italia da 17 anni. Anche grazie al suo grande impegno è stato possibile il viaggio del #mean a Kiev.”Avevo p…

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Che giorno è: Kiev, marcia della pace

Che giorno è: Kiev, marcia della pace

Kiev, marcia della pace con Tommaso Cappelli, 24 anni, attivista Mean; Francesco Battistini, giornalista, inviato de Il Corriere della sera e autore, insieme a Marzio G. Mian, del libro “Maledetta Sar…

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On Air, le voci della Marcia NonViolenta

On Air, le voci della Marcia NonViolenta

Il racconto della marcia del #Mean a #Kiev, con le voci dei partecipanti e degli inviati sul campo, sta viaggiando anche tramite podcast e webradioAscolta il podcast di 𝐕𝐢𝐭𝐚.𝐢𝐭: Ascolta la trasm…

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Verso Kiev: il racconto dei marcianti

Verso Kiev: il racconto dei marcianti

Si sono uniti al #Mean raggiungendo Kiev da ogni parte d’Italia. Sono gli attivisti nonviolenti che hanno partecipato alla marcia per la #pace in Ucraina. Alcuni di loro hanno provato a raccontare le…

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Cosa resta della nostra missione a Kiev?

Cosa resta della nostra missione a Kiev?

di Riccardo Bonacina. Siamo tornati in Italia, chi a Trento, Venezia, Milano, Benevento, Roma, Firenze, Napoli, Potenza, chi in pullman attraversando tutta Europa chi in aereo. Riccardo Bonacina prova…

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Le bandiere dalla pace a Kiev: l’Italia dal basso chiede il cessate il fuoco

Le bandiere dalla pace a Kiev: l’Italia dal basso chiede il cessate il fuoco

Oltre 60 “pacificatori” di 35 associazioni laiche e religiose superano i controlli all’ingresso del municipio: superando le paure e sfidando le sirene antimissile. “Straordinaria emozione”
Si entra in fila, passando per una gimkana di pareti alzate con i sacchi di sabbia. Sorriso nei volti, zaini sulle spalle e bandiere arrotolate, i sessanta “pacificatori” arrivati dalla Penisola superano i controlli all’ingresso del municipio di Kiev.

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In diretta con le piazze di MEAN a Kiev

In diretta con le piazze di MEAN a Kiev

Canti, poesie, lettere, cartelloni per la pace. Con la festa di ieri siamo riusciti a mettere in collegamento con gli attivisti del Mean in #Ucraina circa 15 coloratissime Piazze italiane ed europee,

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Mean in cammino verso Kiev

Mean in cammino verso Kiev

È iniziato il viaggio dei 60 attivisti nonviolenti del #Mean, tra sorrisi, abbracci e intrecci di vite. Sono giovani e adulti e vengono da ogni parte d’Italia. Tutti però sono convinti che la pace sia…

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Benvenuti in Italia

Benvenuti in Italia

Conteniamo a stento l’emozione. Decine di bambini e ragazzi ucraini, decine di mamme, dopo un lungo viaggio in pullman, sono arrivate nei tantissimi comuni italiani della rete di Piccoli Comuni del We…

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Noi siamo MEAN: Paolo Maria dell’Oca

Noi siamo MEAN: Paolo Maria dell’Oca

Paolo Maria dell’Oca ha 41 anni e fa parte di Fondazione Arché, associazione che a Milano accompagna bambini e famiglie vulnerabili nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa.

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Vita: la marcia di luglio a Kiev

Vita: la marcia di luglio a Kiev

𝐋𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐳𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐚𝐭𝐭𝐨𝐧𝐨, 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐧𝐨…

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Lasciamo ora Leopoli per andare a Kiev

Lasciamo ora Leopoli per andare a Kiev

Andiamo nella capitale ucraina per organizzare la 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝟏𝟏 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 insieme alle organizzazioni non profit locali.

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Il MEAN è di nuovo in Ucraina!

Il MEAN è di nuovo in Ucraina!

𝐒𝐭𝐚 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐋𝐞𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐞𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐄𝐀𝐍, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐮𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐨.

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La deterrenza non è una vittoria

La deterrenza non è una vittoria

Avevamo iniziato da un’oretta il nostro piccolo summit tra società civile ucraina e società civile italiana per parlare di nonviolenza, di difesa, di quale vittoria potrebbe essere p…

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Appello del Progetto MEAN alla Società Civile Europea

Appello del Progetto MEAN alla Società Civile Europea

Il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta è un progetto promosso da trentacinque Soggetti nazionali della Società civile, molti dei quali facenti parte dell’Alleanza “Per un Nuovo Welfare”, che hanno dichiarato la propria disponibilità ad una spedizione umanitaria in Ucraina.

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«La non violenza attiva». Non possiamo non essere e non dirci europei pacifisti

«La non violenza attiva». Non possiamo non essere e non dirci europei pacifisti

Caro direttore, il pacifismo vive da sempre la sfida della ricerca del tempo favorevole per affermarsi. Quando una guerra è lontana, l’impegno per la pace è lasciato agli ‘addetti ai lavori’, quelli che per vocazione e per professione seguono le storie dei conflitti dimenticati, tracciano le rotte delle armi, denunciano le oppressioni in precise aree geografiche del pianeta. Quando una guerra scoppia vicino a noi, urlare la parola ‘pace’ e far avanzare i pacifisti viene percepito dal pensiero dominante come un gesto ingenuo e quasi infantile. Il paradosso della difesa della pace è tutto qui: prima dello scoppio di un conflitto la difesa della pace non interessa, un attimo dopo è già troppo tardi per farla avanzare. Questo paradosso dovrebbe portarci a dire che il pacifismo non può esistere? Tutt’altro. Di fronte all’aggressione all’Ucraina dobbiamo dirci con chiarezza che il pacifismo non deve più attendere per affermarsi come pensiero dominante.

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La Società civile a Di Maio: finanzia i Corpi Civili di Pace!

La Società civile a Di Maio: finanzia i Corpi Civili di Pace!

È difficile scegliere una immagine che racchiuda in sé tutto il dolore, la fierezza, lo sconcerto e la rabbia del popolo aggredito.
Forse il simbolo più forte che resterà della assurda crudeltà di questa guerra sarà quella donna gravida sanguinante, stesa sul lettino di un ospedale, portata in fuga dall’ospedale bombardato di Mariupol, e deceduta poco dopo insieme al suo bambino.

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