Dal Comune di Blufi un generatore di energia elettrica per il popolo Ucraino
Il Comune di Blufi ha aderito al progetto Mean (Movimento Europeo Azione Nonviolenta) accogliendo una richiesta di contributo per l’acquisto di un generatore di corrente elettrica di 6 Kw da destinare al popolo Ucraino.
“Non ci potrà mai essere pace e serenità se ognuno di noi non farà la propria parte” ha affermato il sindaco di Blufi, Lillo Puleo.
“Durante l’assemblea annuale dell’Anci di Bergamo – ha proseguito – abbiamo incontrato, assieme ad altri sindaci siciliani e Madoniti, il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj, che è riuscito ad essere presente ai lavori assembleari, e proprio in quei momenti, dove veniva raccontato il dramma che stanno vivendo gli Ucraini, abbiamo percepito l’accorato appello del sindaco sull’importanza e la necessità urgente dei generatori di corrente”.
Il Comune, impegnato da tempo sui temi dell’energia verde e delle comunità energetiche, si è subito attivato per dare un sostegno concreto alla popolazione ucraina aderendo anche alla raccolta di beni (indumenti invernali, medicinali, alimenti, beni per la casa) “che a breve arriveranno a destinazione, assieme al generatore”.
Ma l’anno passato da quel 24 febbraio non ci restituisce solo questo catalogo degli orrori, ma anche un’infinità di bene, di azioni che hanno il merito non solo di sostenere le vittime ma anche di indicare la via per un futuro desiderabile, non più di guerra ma di pace e perciò di fraternità. Una fraternità intravista come almeno desiderabile anche se ancora lontana.
Tre settimane dopo quel 24 febbraio, avevo scritto: «C’è una sola cosa da fare, io credo, abbracciare le vittime, soccorrerle, aiutarle, prenderle per mano, accoglierle. Questo deve rubarci ogni energia, ogni anelito, ogni parola. Tantissimi italiani, polacchi, rumeni, moldavi, ungheresi, slovacchi lo stanno facendo, lasciamo i dibattiti a chi sta sul tavolino e al computer o sul divano ora e sempre». Un sentimento e una decisione, ora possiamo dirlo, che è stata la stessa per decine di migliaia di italiani ed europei impegnati nell’accoglienza, nell’aiuto umanitario, nel sostegno financo spirituale. Una catena di solidarietà e di amicizia talmente imponente e diffusa che non bastano 100 libri per raccontarla.