Corriere della Sera: «Europa, basta ritardi, l’Unione deve avere i suoi Corpi civili di pace»

Domani e mercoledì a Roma la Pua e il Mean organizzano una serie di incontri e dibattiti con attivisti, studiosi, parlamentari e uomini di Chiesa su pace e ecologia integrale

 

Domani e mercoledì il corposo universo della nonviolenza attiva, della mediazione internazionale e della difesa civile si incontra per discutere del futuro della Costruzione della pace in Europa. La Pontificia Università Antonianum (Pua), sede anche di un Corso di Laurea in Ecologia integrale, promuove e ospita a Roma le due giornate di conferenza e assemblea in cui il Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta, del quale la Rete dei Piccoli Comuni del Welcome è membro fin dalla sua fondazione) lancerà due appelli alle forze parlamentari italiane, alle comunità religiose, a pensatori e protagonisti autorevoli dell’europeismo italiano, a tutta la società civile promuovendo il dibattito sulle proprie tre proposte di politiche globali per un’ecologia integrale.

Primo appello, 30 maggio

Il Mean e la Pua si rivolgono sia all’Unione Europea, affinché ritrovi il coraggio di rilanciare la sua identità di forza garante della pace al proprio interno e nel mondo, con l’istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei, sia alle forze parlamentari italiane perché sostengano l’iniziativa. Dal 3 maggio 2023, infatti, 22 Europarlamentari hanno inoltrato, su richiesta del Mean, un’interpellanza al Commissario per gli Affari Esteri Josep Borrell per l’istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei all’interno del quadro dei dispositivi della Politica per la Sicurezza e la Difesa Civile già esistenti, ma ancora troppo ininfluenti nel prevenire le escalation dei conflitti. La richiesta è che la Conferenza sui criteri dei Ccpe si svolga a Kiev a fine agosto di concerto con il Parlamento ucraino.

Secondo appello, 31 maggio

Sono 1.200 i firmatari. Il Mean ritiene che la nonviolenza europea sia una strada da tentare per fermare il conflitto in Ucraina. L’appello che rivolgerà all’Assemblea è dunque di organizzare una grande catena umana tra attivisti e attiviste nonviolenti europei e popolazione civile ucraina, a Kiev. Nella due giorni, attivisti, studiosi, parlamentari, uomini di Chiesa, si confronteranno anche sulle tre proposte del Mean: 1. convocazione di una «Conferenza Europea sui criteri per la istituzione e per la operatività dei Corpi Civili di Pace Europei» da tenersi a Kiev; 2. il Governo italiano rilanci e ridefinisca il concetto di Corpi Civili di Pace nel nostro Paese uscendo dalla sperimentazione infinita in cui li si è confinati dal 2014 ad oggi. Dal 2014 a 31 dicembre 2022, l’Italia ha speso 190 miliardi di euro in Spesa Militare, ma non è riuscita a spendere 9 milioni per la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace; 3. convocazione di una «Marcia nonviolenta della fraternità e della pace» in Ucraina. L’appuntamento nelle due giornate è alla Pontificia Università Antonianum-Pua, nella Sala sant’Antonio in via Merulana, 124 (30 maggio), e nell’auditorim di viale Manzoni, 1 (31 maggio), in entrambi i giorni dalle 15,30 alle 18,30.

L’architetto Mario Cucinella e Felipe Goycoolea presenteranno il docufilm sul Peace Village, il villaggio della pace costruito dal Mean a Brovary in Ucraina, una delle azioni principali di Mean. A chiudere la due giorni Sua Em.za Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e incaricato da Papa Francesco della missione di pace per l’Ucraina. Tra gli altri partecipanti il rettore Agustín Hernández Vidales; Marianella Sclavi, portavoce del Mean; il teologo Giuseppe Buffon; Stefano Zamagni, docente di Economia civile; Nader Akkad, imam della Grande moschea di Roma; Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico a Kiev; don Giacomo Panizza, presidente Comunità Progetto Sud.
*Rete dei Piccoli Comuni del Welcome

Altri articoli